Confettura di radicchio rosso tardivo di Treviso Igp e arance rosse



Confettura di radicchio rosso tardivo di Treviso Igp e arance rosse. Avevate mai pensato che si potesse fare una confettura con il radicchio? Ebbene, si può. Ora, ovviamente non sono l’unica al mondo ad averci pensato, ma sono tra le poche ad avere usato non il normale radicchio, ma quello tardivo Igp, particolarmente dolce, croccante e fresco: il risultato è una confettura dolce e aromatica, grazie al succo e alla scorza di arance rosse, che io ho ulteriormente arricchito con un po’ di scorza di limone, anice stellato e rum. Ho avuto la ‘dritta’ sull’uso del radicchio tardivo da un ristoratore della Marca Trevigiana e, visto che sono tornata da Treviso con una cassetta di questo straordinario ortaggio, ho deciso di provare a fare la confettura (avete già letto il mio articolo sul radicchio tardivo Igp e guardato il video della produzione?). Il risultato è una confettura molto versatile, che potrete usare in dolce come farcia per crostate, torte, muffin o anche semplicemente a colazione su una fetta di pane e burro oppure, come piace a me, per accompagnare dei formaggi: io l’ho provata con un pecorino dolce a crosta fiorita e un erborinato di pecora sardo (il Brebiblu di Argiolas formaggi), ma soprattutto con un formaggio speciale, un pecorino stagionato erborinato che ha maturato nelle vinacce e nelle fragole del caseificio Dicecca di Altamura che mi è stato regalato da Vito Dicecca durante un incontro casuale. Galeotto fu l’incontro e qui lo ringrazio pubblicamente per la gentilezza e soprattutto per i particolarissimi formaggi che riesce a creare, con passione e fantasia. E ora vi lascio alla preparazione della confettura, buona giornata!

Confettura di radicchio rosso tardivo di Treviso Igp e arance rosse

Ingredienti per 4 vasetti da 250 grammi l’uno circa:

  • 1 chilo di radicchio rosso tardivo di Treviso Igp
  • 450 grammi di zucchero di canna
  • la scorza e il succo di 2 arance rosse biologiche
  • una bacca di anice stellato (facoltativo)
  • la scorza di un limone biologico
  • il succo di mezzo limone biologico
  • 30 millilitri di rum o di grappa bianca

Confettura di radicchio rosso tardivo di Treviso Igp e arance rosse

Sterilizzare i barattoli. Prima di preparare la confettura, dovete sterilizzare i barattoli. Lavare i vasetti e i tappi sotto l’acqua corrente, metterli in una pentola e riempirla di acqua, in modo che anche i vasetti ne siano pieni e vadano sul fondo. Portare l’acqua a ebollizione e proseguire a fuoco medio per almeno 30 minuti. Estrarre i vasetti e i tappi, aiutandovi con o delle pinze, e metterli a scolare capovolti su un canovaccio di cotone (ovviamente pulitissimo).

Per la confettura di radicchio tardivo e arance. Lavare con cura il radicchio sotto l’acqua corrente. Asciugarlo con cura. Tagliare il radicchio finemente. Metterlo in un ampio tegame. Unire lo zucchero di canna, la scorza grattugiata delle arance e del limone, il succo di arancia e di limone filtrato. Aggiungere l’anice stellato. Mescolare e lasciare riposare a temperatura ambiente per trenta minuti.

Trascorso il tempo di riposo, mescolare nuovamente e cuocere a fuoco basso la confettura di radicchio rosso tardivo di Treviso Igp e arance. Il tempo di cottura è di circa due ore, finché il volume non si sarà ridotto di due terzi e finchsé non avete ottenuto uno sciroppo leggermente caramellato. A fine cottura, aggiungere la grappa o il rum. Cuocere ancora per cinque minuti.

Riempire con la confettura di radicchio tardivo i vasetti, arrivando a circa mezzo centimetro dal bordo e tapparli, avvitando il tappo con cura. Capovolgere i vasetti e lasciarli capovolti per tutta la notte o almeno per dodici ore.

Vi consiglio di attendere almeno una settimana, meglio due settimane, prima di aprire e gustare la vostra confettura, in modo che i sapori abbiano il tempo di amalgamarsi. Potete conservare questa confettura per circa 6 mesi. E’ ottima in versione dolce, per farcire crostate o muffin, o semplicemente su una fetta di pane con un po’ di burro, ma anche in versione salata, come accompagnamento per i formaggi, meglio se stagionati o erborinati. Buon appetito!

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