Come scrivere la tesina: GUIDA PRATICA

Sempre più ragazzi mi chiedono consigli sulle tesine per l’esame di Stato:

prof, cosa posso portare?
prof, faccio anche un powerpoint?
prof, posso prendere un argomento dal suo blog?

Cerchi un argomento per la tua tesina e sei uno studente di un istituto professionale enogastronomico? Forse questi argomenti sono scritti apposta per te CLICCA QUI

Tra le tante domande che mi vengono fatte nella realtà e sul mondo virtuale tramite social ed email ce n’é una che mi ha fatto riflettere e mi ha motivato per scrivere quest’articolo:
prof, ma come si scrive una tesina?
prof, ci sono delle regole precise?
prof, devo fare l’indice e la sitografia?

Ebbene, se anche tu caro lettore ti poni queste domande allora significa che hai trovato il sito giusto per te….in questa guida passo passo condividerò con te tutto quello che so, farò degli esempi e ti permetterò di scaricare materiale interessante.

Tu però mi raccomando…convidivi quest’articolo sui tuoi social.

QUEST’ANNO HO L’ESAME: come devo iniziare?

Creare qualcosa non è affatto semplice, per nessuno. Anche quest’articolo che stai leggendo è frutto di un attento studio, di una ricerca di notizie e di una rielaborazione ponderata. Non ho certo scritto quest’articolo in una sera.
Innanzitutto per iniziare a lavorare ad una tesina occorre un argomento ben definito (importantissimo come vedrai più avanti).
COME SCEGLIERE L’ARGOMENTO PRINCIPALE?
Devi sceglierlo in base a diversi fattori:
  • deve essere inerente al tuo percorso di studi;
  • deve essere originale;
  • deve essere un argomento che conosci bene ed alla tua portata;
  • dekve permetterti il collegamente con le discipline che affronterai in esame.
Il mio consiglio? Più l’argomento centrale è semplice, migliore sarà la tua perfomance al colloquio orale. Tieni in considerazione che i commissari sono insegnanti che quasi certamente lavorano da anni e da anni sono abituati a condurre un colloquio in un esame. Tutto questo per dirti che devi puntare alle tue passioni: analizzare te stesso ed il tuo percorso scolastico e trovare la chiave giusta per trasmettere in quei pochi minuti tutto quello che per te è importante.
Devi restare fedele a te stesso, semplicità ma mai banalità: al bando argomenti come la seconda guerra mondiale..blabla..la politica attuale..blabla..i diritti delle donne..blabla.
Ci vuole ORIGINALITA’!
E non dimenticare che gli argomenti vanno collegati tra loro da un “filo” bello resistente. Prepara una mappa concettuale oppure una TIMELINE (su google puoi trovare tutto il necessario per crearla, anche sul mio blog se sai cercare). Dall’argomento principale devi riuscire a toccare le diverse discipline definendo i loro contenuti in maniera diretta e chiara senza forzare troppo. Se il collegamento non è convincente non va fatto, cambia l’argomento.
Oppure non affrontare la disciplina che coinvolge l’argomento (motivando quindi che non sei riuscito a trovare un collegamento valido).

LE DIMENSIONE CONTANO: quanto deve essere lunga una tesina?

Non esiste una dimensione precisa. Logicamente argomentare una tesi in forma scritta vuol dire affrontare un argomento in modo soddisfacente e bene e per farlo servono almeno dalle 2 alle 3 pagine. Per non andare incontro ad una redazione dall’aspetto scarno e misero ti consiglio di tenerti max sulle 20\25 pagine. TROPPE PAGINE NO. Stai affrontando un Esame di Stato, non l’esame finale all’Università.

LA STRUTTURA DELLA TESINA: lo scheletro
La tesina è un vero e proprio documento e come ogi documento si rispetti va opportunamente strutturato. Non è e non deve essere per nulla facile riuscire ad elaborare una tesina perchè sia sotto il il profilo formale che contenutistico deve obbbligatoriamente richiedere un forte impegno da parte dello studente. L’IMPEGNO VERRA’ SEMPRE PREMIATO!
Quindi al bando le scopiazzature dal web….se non sei in grado farai solamente una gran brutta figura. Non essere frettoloso e non produrre una tesina “arronzata” (che in napoletano significa “per nulla rifinita”).
Una tesina si chiama così in quanto si tratta di un percorso che sostiene una tesi (alle volte per confutarne altre). 

Chi scrive deve avere le idee chiare, individuare un argomento (tema) ben definito e riuscire a rendere accattivante sia la documentazione che le argomentazioni favorevoli (e contrarie).

La tesina deve sempre prevedere:
  • la copertina = la parte frontale del tuo elaborato;
  • un’introduzione = cosa ti ha spinto a scegliere questi argomenti;
  • corpo centrale = il contenuto diviso pre discipline;
  • conclusione = il risultato della tua attenta analisi;
  • bibliografia\sitografia = si tratta di un elenco  in cui citerai le tue fonti;

LA TESINA DEVE AVERE UN FILO CONDUTTORE


Collegare tra loro le varie discipline non è semplice ma con il giusto impegno e documentandosi attentamente è possibile riuscire a realizzare collegamenti solidi e non banali.

IMPAGINAZIONE: le scelte giuste
Per redigere una tesina avrai bisogno di un programma office: all’interno del tuo PC quasi certamente hai installato Microsoft Office.

Il programma che dovrai usare si chiama WORD e si tratta di un programma di video-scrittura che ci permette di creare documenti. Si tratta tuttavia di un programma a pagamento; in rete esistono ottime soluzioni alternative come OPEN OFFICE (cerca su google e scarica la versione più aggiornata).

L’interfaccia dei programmi di video-scrittura è molto intuitiva ma ovviamente se sei alle prime armi (cosa molto grave per chi si sta per diplomare….sappilo!) ti consiglio di chiedere ad un parente o ad un amico più capace. Puoi preparare il documento con tutti i contenuti e farlo “aggiustare” a chi ritieni più capace

La dimensione del foglio A4 è il formato standard da scegliere, quello classico insomma. Tuttavia puoi scegliere il formato che preferisci ma potresti andare incontro alla realizzazione di un cattivo prodotto.
Dopo le dimensioni della pagine occorre prestare attenzione ai margini (lo spazio tra il bordo pagina ed il testo). Solitamente i programmi di video-scrittura impostano in automatico 2 cm in basso, a sinistra ed a destra e 2,5 cm in alto. Potresti anche aumentare leggermente i margini per permettere agli insegnanti di annotare qualcosa.
Bisogna poi scegliere il carattere (il font) ovvero l’aspetto del testo. Credimi, ho corretto tesine dai contenuti dfantastici ma con dei font sbagliatissimi che hanno rovinato la mia esperienza di lettura.

 

Potresti variare il font dei titoli o nei nomi delle discipline utilizzando font simili alla scrittura a mano come l’Algerian. Per quanto concerne le dimensioni tieniti tra 12 e 14: esagerare con un font troppo grande è controporducente e rendere il testo troppo piccolo rende difficile la lettura.
Ricorda sempre che le pagine non devono contenere troppo testo, devi cercare di alleggerire il tutto utilizzando immagini e grafici: tutto deve portare ad una lettura piacevole.
Il risultato finale dovrà trasmettere ordine tra testo e spazi vuoti.

L’INTRODUZIONE: cosa devo scrivere?
L’introduzione deve essere breve ma non troppo. Occorre capacità di sintesi ed organizzazione in quanto in questa parte iniziale dovrai raccontare il “dietro le quinte” del tuo documento:

  • la spiegazione (brevemente) dell’argomento dietro al titolo della tua tesina;
  • devi stuzzicare la curiosità di chi sta sfogliando la tua tesina e motivarlo a continuare a leggere;
  • permetti ai commissari di identificare il motivo e perchè per te è tanto importante;
  • parla anche del tuo metodo di studio e di ricerca delle fonti.

LA BIBLIOGRAFIA E LA SITOGRAFIA: citare sempre le fonti
Come letto prima, la tesina è un prodotto multidisciplinare nato dalla ricerca. Ricerca che prevede sempre l’esame e la scelta di fonti (sei tu a decidere quali siano migliori, ricordalo sempre).
Questo lavoro di analisi quindi permette di sviluppare tesi ed antitesi ed è sempre consigliato citare le tue fonti. E per farlo alla fine della tesina, nelle ultime pagine, va costruita una bibliografia ed una sitografia (la prima se si tratta di opere cartacee come articoli di giornale e libri, la seconda se si tratta di materiale sul web). Fare un lavoro del genere impreziosisce il tuo elaborato e rende tutto molto professionale; capita sempre che i commissari si incuriosiscano su un argomento in particolare. Ebbene, creare una bibliografia permette al commissario di poter appuntarsi “l’indirizzo” della tua fonte e di poter anche valutare la tua capacità di elaborazione. Ricorda che lo stesso vale anche per le immagini che hai utilizzato (a meno che non siano tue foto personali).
Devi quindi creare un elenco, ordinando le fonti dalla più vecchia alla più recente.

L’ordine che devi rispettare è il seguente:

  • cognome dell’autore seguito dal nome;
  • titolo e sottotitolo del libro in corsivo;
  • luogo di pubblicazione;
  • Casa Editrice;
  • data di pubblicazione;

Ecco un esempio:

  • E. Ermenegildo, L’arte di prendere 100 alla Matura, Milano, Telosogni editore, 2013
  • M. Filisnacchio, Far piangere di gioia i commissari, Roma, MagariEdizioni, 2016
  • G. A. Ruggi, Come creare una Tesina, Napoli, Scuola editore, 2018

Per la sitografia vale lo stesso discorso: un ordine temporale che prevede però oltre al nome del sito anche il link alla pagina.

LA TESINA E’ OBBLIGATORIA: ma anche no!

Presentare una tesina all’Esame di Stato non è obbligatorio. Non è scritto in nessuna normativa e non influisce negativamente nel giudizio dei commissari. Ovviamente la consuetudine vuole che i commissari (interni ed esterni) conoscano in anticipo gli argomenti che verranno affrontati durante il colloquio orale. Capita che durante l’insediamento (la prima riunione) e durante le due prove scritte i commissari visionino gli elaborati. Questo ti fa capire una cosa precisa: bisogna prestare attenzione alla forma. L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE.

L’ALTERNATIVA ALLA TESINA: più di una

Se non vuoi affrontare un argomento preciso e non vuoi farti strada intricati collegamente interdisciplinari puoi anche scegliere di affrontare il percorso orale. 
Ti consiglio però di supportarti almeno con mappe concettuali (o mentali). Inoltre potresti pensare di produrre materiale multimediale come un breve video oppure un grafico interattivo.


Se la tua idea è realizzare una presentazione in POWERPOINT mi raccomando, stammi a sentire: non creare un’accozzaglia di slides con il riassunto di quello che vuoi esporre. NON SERVE A NULLA E LA COMMISSIONE PERDERA’ INTERESSE


Una presentazione dovrà prevedere grafici, animazioni, video e soprattutto immagini da commentare. Regola aurea: UNA PRESENTAZIONE SI GUARDA, NON SI LEGGE
Inoltre puoi ricorrere all’ascolto di brani (brevi e concisi, mi raccomando).


La differenza tra una mappa mentale ed una mappa concettuale? La spiego qui! CLICCA


DARE UN TITOLO ALLA TUA OPERA: diamo un bel nome
Molti identificano nell’argomento centrale il titolo alla tesina.
Altri mettono al primo posto questa fase ma io sono ritengo invece che il titolo sia qualcosa di fondamentale e deve essere scelto dopo aver letto attentamente il proprio elaborato. Non è mai errato dare come titolo il nome dell’argomento centrale.
La regola semplice è: cercare un titolo giusto che possa attirare l’attenzione.
Chiedi anche un consiglio esterno, fa vedere la tua tesina ad un insegnante, ad un amico oppure a tuo fratello.

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