Come ridurre il numero delle nutrie? Mangiandole

Una provocazione o una proposta concreta? Fa pensare l’affermazione di un sindaco del cremonese, precisamente di Gerre de’Caprioli, Michel Marchi di mangiare le nutrie.

Il numero di nutrie presenti attorno a Cremona è importante, il problema di contenerle per vari motivi è concreto specialmente lungo gli argini dei fiumi e canali, a tal proposito stupisce la proposta di un sindaco di mangiarle per ridurne il numero, l’idea non trova  riscontro positivo negli altri sindaci della zona.

Marchi afferma di averla assaggiata, ha un sapore più deciso rispetto alla carne di coniglio, propone di mangiarla e di somministrarla nei ristoranti, alla sagre, non occorrono gabbie, fosse comuni o altro basterebbe cucinarle.

Il sindaco garantisce che non si tratta di uno scherzo, la proposta secondo lui è da prendere in considerazione, comprende il senso di disgusto verso le nutrie ma entrare in una porcilaia non è meglio quanto a ripudio eppure il prosciutto lo mangiamo tutti, ci sarebbe da valutare il problema della tracciabilità ma anche su questo si può iniziare a ragionare per capire quali controlli effettuare.

Fra i colleghi sindaci la proposta non raccoglie consensi, c’è chi sostiene che mangiarla non servirebbe a limitarne i numeri, anche le lepri si mangiano da sempre eppure i numeri non sono mai scesi, qualcuno sembra più disponibile ad assaggiarla ma vede poco praticabile mettere in atto l’idea di Marchi.

Un altro sindaco pensa si tratti di una goliardata, ritiene sia meglio la trippa ma ammette che in alcuni paesi esteri le nutrie sono diventate una pietanza abituale  e che anche in Italia ci sono persone che le mangiano.

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