Chitarra al persico – MTC 67

Passatemi un attimo Cracco e mettete a letto i bambini, forza.

Fatto?
Allora Carlo, dimmi un po’, cosa c’era che non andava nel tuo lavoro di chef stellato giudice di Masterchef e sponsor delle cucine più amate dagli italiani.
Cannavacciuolo era forse troppo ingombrante? Bastianich ti snobbava? Il tuo bagno il tuo living la tua cucina sono passati di moda?
Per carità, il fatto che tu abbia avuto successo in cucina non ti obbliga a perseguire la carriera culinaria. Hai anche una bella voce, tutto sommato.
Però c’è un però.. cosa vi siete fumati tu e i Thegiornalisti prima di scrivere quella canzone?
“Intanto cerco il mare, Un’aquila reale..”
e il gatto il topo e l’elefante?
“Sotto il sole, sotto il sole di Riccione, di Riccione quasi quasi mi pento e non ci penso più, e non ci penso più. Faccio a schiaffi, faccio a schiaffi con le onde e con il vento, le prendo come se fossero te”
Di nuovo, mettete a letto i bambini se non l’avete ancora fatto.
Le prendo come se fossero te? Ma cosa, le onde e i vento? Ma che roba è?
E poi la storia peggiora: il signore, stufo di menarsi con le onde e con il vento decide di dedicarsi all’asfalto ed al cemento.
“Faccio a schiaffi, faccio a schiaffi con l’asfalto e col cemento, le prendo come se fossero te”
Ma che pratica è dico io?

Poi scusa, ma perché quegli occhiali da sole? Ti si riconosce lo stesso, non è che te le canti e te le suoni e poi ti vergogni e ti nascondi dietro un paio di Ray-Ban, dai!
Mah.
Sentite, la ricetta per questo MTC porta alla luce quella laghée che c’è in me. 
Ho voluto rielaborare il piatto della tradizione (risotto col persico) con dei piccoli accorgimenti. Innanzitutto, ho sostituito la pasta al riso. Spaghetti alla chitarra, mi sembravano il formato più appropriato. Ho voluto esaltare il pesce su due fronti: sapore e consistenza. Il sapore non andava sovrastato, ed ho deciso pertanto di accompagnarlo con salvia e chardonnay, nel fumetto; la consistenza andava particolareggiata, ed ho deciso pertanto di impanarlo con la polenta e semola rimacinata di grano duro. 

Con questo piatto avrei voluto partecipare alla sfida sulla Pasta col Pesce di di Cristina Galliti, dal blog Poveri ma Belli e Buoni, ma mi sono dimenticata le foto della preparazione!
Dai vogliatemi bene lo stesso

Chitarra al persico – 30 minuti + preparazione del fumetto
2 acciughe sotto sale
¼ pesce persico (+ la carcassa del pesce)
1/2 scalogno
2 cucchiai di chardonnay
500 ml  acqua
100 g    burro
100 g    spaghetti alla chitarra
Farina di mais
Semola rimacinata di grano duro
Sale
Erba salvia 
Si comincia preparando il fumetto con la carcassa del persico: in una padella fate sciogliere 25 g di burro, a cui aggiungerete lo scalogno finemente tritato per farlo rosolare. Aggiungete quindi la carcassa del pesce (io ho messo anche un po’ di polpa) e fatelo rosolare. Aggiungete le acciughe (ben lavate), mescolando bene per farle sciogliere. Sfumate bene con lo Chardonnay e coprite quindi con l’acqua. Fate cuocere per almeno un’oretta, schiumando bene. 
Filtrate quindi il brodo con un colino e fatelo ridurre ulteriormente, per addensarlo bene.
Portate l’acqua della pasta ad ebollizione (senza salare).
Mescolate le due farine (mais+semola), aggiungervi due foglie di salvia tritate finemente e mescolate ulteriormente per amalgamare bene il tutto. 
Tagliate il filetto di persico in cubetti di 1cmx1cm ed infarinateli bene. 
In una padella fate sciogliere il burro e cuocetevi i cubetti impanati di persico, mescolando bene. Fateli dorare nel burro, scolateli e salateli. 
Calate quindi gli spaghetti ma avendo cura di scolarli 4 minuti prima del termine della cottura, che completerete nel fumetto ridotto. 
Aggiungete altre due foglie di salvia tritate finemente e fate ben insaporire. Aggiungete i cubetti di persico, mescolate bene e servite!

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