Bucatini “arruscati”

Se mi soffermo a pensare a quale sia il mio piatto preferito mi viene da sorridere quando mi rendo conto che, quasi tutti i piatti del mio elenco, provengono dalla cucina povera e tradizionale che mi è stata tramandata da mia mamma. La sua era una famiglia meravigliosa e numerosa, di quelle tradizionali e di cuore. Di quelle dove un piatto di pasta era sempre la soluzione perchè la carne non si poteva comprare sempre. Dall'esigenza di mangiare in sette sia a pranzo che a cena sono nate tante ricette che sono arrivate nella mia cucina perchè talmente radicate nelle abitudini culinarie di mia madre da aver fatto breccia nei nostri cuori.

Mi reputo una persona fortunata perchè nel fare la spesa non devo stare attenta all'ingrediente da comprare per risparmiare ma posso dare libero sfogo alle mie fantasie e voglie. Allo stesso tempo mi ritrovo spesso a cucinare questi piatti perchè io e mio marito li amiamo entrambi e perchè li trovo molto più gustosi di tanti piatti più "famosi" o "Chic". Così, sabato scorso, mentre passeggiavamo per il nostro quartiere decidendo cosa mangiare, indecisi tra il classico spaghettino al pomodorino fresco e l'intramontabile spaghetto "A" vongole, ci siamo detti "Ma una bella minestra?????…magari una pasta e cavoli….." "Amoruccio ma tu arruscata la hai mai mangiata?????" 

Il termine “arruscato” fa arte del dialetto napoletano e deriva dal latino "brusicare". Significa abbrustolito, ben rosolato. Proprio come devono essere i cavoli quando preparate questo piatto!!!!

Vi lascio alla ricetta!!! mi piacerebbe conoscere i vostri piatti del cuore…quelli che si preparavano a casa vostra!!! se ne avete…lasciatemi due righe nei commenti!!!! Sarei contenta di provarli!!!! ”</p

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