Barolo Tenuta Cucco e il vin brulè nella frolla

Il barolo è un vino potente, elegante e di grande personalità.

DSC_0344Il barolo che ho utilizzato per questa ricetta è stato amore a prima vista.

Proviene dalla Tenuta Cucco e si tratta di un vino ” proveniente dal cru Cerrati svela profumi intensi e da meditazione ai sentori floreali che rimandano alla rosa di macchia; subentrano note di menta e timo, emergono le componenti fruttate della ciliegia e del ribes appena ammostati, alla fine si percepiscono sentori di sottobosco e di fungo.”

L’azienda è l’unica a proporlo sul mercato. Da vigneti alti, le uve migliori per un grande classico dei Barolo.

E a farmi innamorare ulteriormente è stata anche l’etica e le scelte aziendali che possiamo leggere sul sito:

Nel 2003 con la mia famiglia acquistammo i primi poderi di un’azienda agricola nel Gavi, La Raia. Furono i miei figli a suggerirmi la strada biodinamica per ritrovare la nota originaria di quel territorio che da secoli custodisce il vitigno autoctono dell’uva Cortese. Da quell’intuizione è nata La Raia com’è oggi: un’azienda agricola biodinamica certificata Demeter, che si estende per oltre 180 ettari, tra viti, pascoli, terreni a seminativo e boschi di castagni popolati da animali selvatici. I suoi Gavi e Barbera biodinamici hanno negli anni consolidato il loro successo tra consumatori e critici di settore, in Italia e all’estero.

Siamo entrati nella compagine azionaria di EcorNaturaSì, la più importante realtà italiana di produzione e distribuzione di prodotti biologici e biodinamici e nel gennaio 2015 abbiamo rilevato Tenuta Cucco, con i suoi cru Cerrati e Vigna Cucco. Si tratta di un nuovo aspetto di questo progetto che ci appassiona e che ha visto estendere anche alle vigne e alla cantina di Tenuta Cucco il metodo biologico.

L’attenzione per l’ambiente oltre all’ eccellenza del prodotto, insomma mi hanno conquistato.

Inoltre per il 2017 La Raia ha ricevuto il Diploma Ecofriendly 2017, conferitole da Vinibuoni d’Italia – la guida ai vini da vitigni autoctoni italiani che segnala, con un’apposita icona, anche le aziende che si impegnano su progetti di sostenibilità ambientale.

Si lo so, starete già pensando ok, ok. Ma la frolla?

E il Vin Brulè?

Eccomi, arrivo.

Con il Barolo della Tenuta Cucco ho fatto delle crostatine alla crema e frutta al vin brulè.

Ed ora vi racconto la ricetta, ma non spaventatevi ci sono tre preparazioni diverse, ma sono semplicissime.

Ingredienti

DSC_0343Per il Vin Brulè

Vino Rosso corposo
Zucchero 3 cucchiai
Cannella
Chiodi di garofano
Anice stellato
1 arancia non trattata
1 limone non trattato
1 mela non trattato

Per la crema

4 tuorli medi
40 grammi di farina
100 grammi di zucchero
400 ml di latte
1/2 scorza di limone

Per la frolla

200 g di farina
80 g di burro
110 g di zucchero
1 uovo
1 tuorlo
sale

Dunque io ho fatto così: per prima cosa ho preparato la frolla, mettendo gli ingredienti nel robot, con l’accessorio per impastare.

Il panetto ottenuto fatelo riposare in frigo.

Adesso tocca alla crema, cosa che io temo tantissimo, ma con questo procedimento di solito il rischio di errori è minimo.

Si comincia facendo bollire il latte con la scorza del limone e a parte si montano i tuorli con lo zucchero.

Dopo aver aggiunto la farina, si aggiunge il latte poco per volta.

Una volta assemblato tutto si trasferisce il composto nel pentolino sul fuoco, continuando a mescolare.
Questo è il momento in cui per magia ( converrete con me che è magia vera), la crema si addensa ed è pronta.

Stendete la frolla e componete le crostatine. Io, che notoriamente non possiedo accessori e suppellettili ho utilizzato la teglia da muffin.

Sul fondo di ogni crostata ho messo dei legumi secchi.

Ho cotto a 180° e quando sono state leggermente dorate le ho sfornate.

Ora mentre  nostri gusci di frolla si raffreddano è arrivato il momento del vin brulè.

Considerate che se volete solo usarlo per la frutta delle crostate ve ne basterà mezzo litro, ma se invece state pensando di fare un dopo cena tra amici utilizzate una bottiglia intera.

Nella pentola mettete tutti gli ingredienti, compresa la frutta tagliata a pezzetti medio piccoli.

Io ho sbucciato solo la mela, perché mi piace il sapore delle scorse degli agrumi, considerate quindi di toglierle, secondo i vostri gusti.

Lasciate andare a fuoco basso senza bollire.

Filtrate tutto, eliminate le spezie e mettete la frutta a raffreddare in un colino, così smaltirà il liquido.

Quando tutto sarà raffreddato inizia il divertimento: mettete le frolle in quello che sarà il piatto definitivo, ad esempio un’alzatina.

In ogni crostata mettete la crema, spolverate con lo zucchero a velo e poi su ognuna aggiungete la frutta al vin brulè.

Quando le mangerete vi sembrerà di essere in montagna, o per le strade dei mercatini austriaci.

Insomma il paradiso.

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