Alta Quota Gourmet. In Montagna con Gusto.

In estate, la montagna è per me linfa vitale. Amante del mare ma non troppo ed esageratamente sensibile al caldo afoso cittadino, a 1700 metri ritrovo nuova energia, fisica e mentale.
Meta immancabile delle mie vacanze è ormai da vent’anni l’Alta Badia, uno dei miei luoghi del cuore e, senza ombra di dubbio, quello cui sono maggiormente legata.
E’ una valle di impareggiabile bellezza che grazie alla sua posizione costituisce un punto ideale di partenza per numerose escursioni, offrendo un’ampia scelta di itinerari: dalle agevoli passeggiate nel fondo valle ad imprese più impegnative, anche nelle valli attigue.
L’imponenza delle Dolomiti mi regala ogni volta emozioni uniche, un tuffo al cuore che si ripete ogni estate.
Le possenti vette rocciose sono addolcite da prati immensi e di un verde brillante perfetto, impeccabile come l’ospitalità degli abitanti di questa valle ladina quasi fiabesca.
Superfluo dire che elemento di notevole importanza durante il mio soggiorno in montagna è la cucina.
E l’Alto Adige regala la bontà di piatti corposi e succulenti, preparati con ingredienti semplici e genuini.

Ritrovo questi straordinari sapori all’Hotel Lujanta di Colfosco, piccolo e raccolto centro ai piedi del maestoso Gruppo del Sella e del Parco Naturale Puez Odle, situato sulla strada che da Corvara in Badia porta a Passo Gardena.

Il Lujanta, che con il suo nome omaggia una delle principesse protagoniste della leggenda del Regno dei Fanes, è la mia casa in Alta Badia, il nido dove ogni anno ritrovo amici preziosi e tante persone a me care, ad iniziare da Robert Erlacher, proprietario della struttura, grande campione azzurro di sci ed una delle persone più belle ed autentiche che abbia mai conosciuto. 


I membri dello staff dell’hotel, competenti, disponibili e garbati, ci accolgono ogni volta con sincero entusiasmo (Ada, Lina, Graziano, Simona, mi mancate!).
Il cuore sembra scoppiare di felicità e gratitudine in questo ambiente caldo ed estremamente accogliente, caratterizzato da un design che mescola contemporaneità e tradizione.
Lo chef Antonio è colui che ci regala una cucina ricca ed eterogenea, alternando magistralmente i piatti della tradizione locale a pietanze dalla connotazione prettamente mediterranea. 
La Cena Ladina del giovedì è un vero tripudio di sapori del territorio, ad iniziare dal buffet di antipasti tipici, cui segue La Zuppa all’Erba Orsina con Crostini di Pane al Burro, davvero ritemprante dopo una impegnativa giornata di percorsi montani.
Delicata e saporita, è il preludio perfetto alla degustazione del duetto composto dal Raviolone di Patate ed Erba Cipollina al Burro Fuso con Scaglie di Grana e dai tradizionali Spätzle di Spinaci con Panna Fresca, Prosciutto e Ricotta Affumicata.

Il mio appetito in montagna pare salire proporzionalmente all’altitudine e, se di norma sul livello del mare a questo punto sarei indubbiamente sazia ed appagata, non posso esimermi dall’assaggio della Polenta Rustica con Funghi Porcini, must cui in montagna è vietato rinunciare.

La sontuosa cena ladina ha ovviamente un finale degno dell’estro del nostro Chef Antonio e si conclude con i Canederli di Ricotta Tirolesi Ripieni al Cioccolato su Salsa alla Vaniglia Calda. 
Un memorabile peccato di gola.


Nelle rimanenti serate della settimana, il menu dell’ Hotel Ristorante Lujanta è vario e per tutti i palati. Si passa dal succulento piatto di Uova, Speck e Patate o dal tipico Tagliere della Tradizione con Salumi e Formaggi accompagnati da Confettura e Rafano ai piatti di pesce, ricchi e prelibati. 
Quest’anno, delizia tra le delizie di mare, il Polpo Affogato con Patate ha allettato papille gustative e vista con una presentazione originale ed accattivante. 
E per non farci mancare nulla, ma proprio nulla, la cucina del Lujanta, il martedì ci regala la Serata Pizza ed il leggendario buffet di Pasticceria Mignon.
Quest’anno, qualche giorno prima della nostra partenza, lo chef Antonio ci ha onorato e deliziato con gli Gnocchetti di Polenta Rustica di Storo con Formaggio Grigio Graukäse (presidio Slow Food), Crauti Marinati al Pepe Rosa e Cumino, piccola e sontuosa anticipazione di quello che sarà il menu invernale del Ristorante.
Sciatori gourmet, preparatevi!

Hotel Alto Adige
Il dopocena a Colfosco prevede caffè e passeggiata digestiva nella quiete serale e, se il cielo è terso e si è consumato il pasto in tempo, è previsto uno spettacolo unico al mondo, l’ Enrosadìra
Le Dolomiti al tramonto si colorano di rosso acceso, per poi assumere tonalità rosa e viola.
Un fenomeno che lascia ogni volta senza fiato ed emoziona profondamente.
Felice week-end e buon Ferragosto!
Maria Grazia
Alta Badia
Ristoranti in Alta Badia

Note di Gusto

Il nostro arrivo in Alto Adige è previsto generalmente intorno all’ora di pranzo e, da qualche anno, la prima tappa gourmet della vacanza è allo Chalet Gerard  di Selva di Val Gardena, raffinato mountain lodge con vista mozzafiato sul Sassolungo e sul Gruppo del Sella.






In menu, i grandi classici della tradizione e proposte innovative ma comunque legate al territorio, come il delizioso Risotto ai Tre Cereali, Erbe Aromatiche e Speck Croccante.

Restaurant Val Gardena
Irrinunciabile il classico Strudel, accompagnato da una morbida e profumatissima Salsa alla Vaniglia.
Il tutto  condito dallo straordinario scenario offerto dalle rocce dolomitiche, imponenti e armoniche allo stesso tempo.
Un pranzo delizioso che, dopo il lungo viaggio in auto da Genova, ci restituisce la vitalità giusta per dare inizio alla nostra vacanza.






Quando le condizioni atmosferiche non sono le più adeguate per una lunga escursione, si pranza o si fa merenda al Rifugio Ütia Paraciora di Pedraces. In alternativa, l’altrettanto ottimo Ütia Florian, piccola baita sulle piste della Gardenaccia con magnifica vista sul Sass dla Crusc.

Per il tea break, obbligatorio lo Strudel con Salsa alla Vaniglia!

Durante un’escursione alle Cinque Torri, piccolo gruppo montuoso appartenente alle Dolomiti Ampezzane e sede del Museo all’aperto della Grande Guerra, abbiamo proseguito fino al Rifugio Averau, inserito dal Sunday Times tra i dieci migliori ristoranti di montagna delle Alpi.
Conosciuto come il Ristorante al limite dell’Universo, offre, oltre ad una vista straordinaria sui picchi dolomitici, una cucina di alto livello, caratterizzata da piatti della tradizione con piacevoli guizzi innovativi.
La mia scelta: Cappelli d’Alpino Ripieni di Formaggi Locali (zona di produzione: Selva, Cortina, Colle Santa Lucia) e Noci con Pomodori e Timo, Porcini Impanati e Fritti, Coppa di Frutti di Bosco.




Links utili

Hotel Lujanta
La Storia dell’Alta Badia
Breve Storia della Val Badia
5 Torri. Museo della Grande Guerra
Rifugio Averau

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