Ricette da Fiaba

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Ricette da Fiaba

Camillo Bacchini, Elissa Piccinini
Ricette da Fiaba è un breve viaggio alla scoperta del significato antico che alcuni alimenti hanno avuto nella storia della fiaba. Al viaggio si affianca il ricettario nel quale l’arte culinaria si lega alla tradizione letteraria più arcaica.
Dal pane di Pollicino alla trippa di Pinocchio, dall’insalata di Raperonzolo al Pan di Spagna di Hansel e Gretel, ogni ricetta raccontata porta con sé qualcosa di perduto e di prezioso.
Il cibo, fondamento della vita umana, supera la semplice necessità alimentare per farsi vero e proprio simbolo. E come nelle fiabe, il cibo è strumento rituale, magico passaggio per l’invisibile o prodigioso mezzo per cambiare la realtà.

Introduzione

Ricette da fiaba vuole essere una narrazione, un ricettario e un saggio in cui si esplora il cibo all’interno delle fiabe.

Il cibo è da sempre fondamento della vita umana, l’essenza stessa della vita. Il suo valore supera la semplice necessità di nutrire, ma è un simbolo di uno stato e di una condizione. Pensate come definisce la condizione di povero o di ricco, di re o di contadino, di schiavo o di padrone. Definisce i ruoli e organizza la società.

Ma perché è così forte la presenza del cibo nella fiaba? Il racconto fiabesco nasce come tradizione orale del popolo in cui si riversano le paure e i desideri e il cibo è il perno di questo fenomeno. La paura di rimanere senza cibo, il desiderio di averne in abbondanza. Basta pensare agli esempi più celebri che vanno da Pollicino ad Hansel e Gretel o il cestino di Cappuccetto Rosso, oppure l’abbondanza rappresentata nel paese di Cuccagna.

Aneddoti personali

Ma voi sapete cosa sono i raperonzoli? Io credevo che fosse solo il nome della povera ragazza, dai lunghi capelli, racchiusa nella torre. Invece i raperonzoli sono delle specie di lunghi ravanelli bianchi selvatici di cui si consumano le radici e le foglie. I suoi fiorellini a campanula violetti possono essere aggiunti alle insalate.

La recensione di Ricette da Fiaba

Ho trovato la lettura del libro molto piacevole. Lo stile narrativo è scorrevole e le illustrazioni sono semplicemente deliziose.

Il libro è diviso in “parti”, non ci sono dei veri e proprio capitoli, ma semplicemente delle sezioni in cui un ingrediente è al centro del racconto. Quindi troviamo le ricette di pane e focacce, i primi piatti magici, le carni fatate e i pesci meravigliosi.

La sezione che preferisco è quella dei dolci, definiti stregati, in cui troviamo tante ricette della tradizione italiana e non solo. Una menzione particolare va alle pozioni magiche, con tanto di ricetta della pozione dell’eterna giovinezza della strega di Biancaneve e quella per digerire dell’orco di Pollicino.

Conclusioni

Le ricette presenti nel libro sono il frutto di una ricerca che ha tenuto presente sia l’epoca in cui le favole sono state messe per iscritto, che la zona di provenienza. Il riferimento principale sono stati antichi libri di ricette e ricettari regionali che in qualche modo potessero restituire i sapori di quei vecchi racconti.

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Voto

5/5

Ho preparato per te da Ricette da Fiaba

Citazioni

La sposa arrivò al suono di piccoli corni e ciaramelle e, apparecchiate le tavole e messi tutti a sedere, mentre fioccavano le bevande, lo scalco, tagliando un grosso pasticcio all’inglese che Filadoro aveva preparato con le sue mani, ne fece uscire una colomba così bella che i conviviali, dimenticandosi di masticare, restarono meravigliati a guardare questa bellezza delle bellezze

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Pubblicato da Ferri Micaela

Chimico con la passione della cucina! Vi porto in giro per il mondo e vi faccio conoscere le mie ricette.

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