lunedì 2 luglio 2018

Vi Consiglio Un Posto: " Villa Matilde"







Oggi vi voglio raccontare di un posto davvero interessante, a pochi km dalla mia città: l'Azienda vitivinicola "Villa Matilde”.
Un po’ tutti conosciamo le etichette di questa cantina, ma molto spesso non sappiamo la storia di come nasce o di chi c'è dietro ad una bottiglia di vino “Villa Matilde”.
L'invito, inaspettato, è stato davvero una piacevole sorpresa!
Così, alcune Domeniche fa, sono partita in auto per raggiungere Cellole, in provincia di Caserta, dove nasce Villa Matilde. 
Qui, a darci il benvenuto, c'era Maria Ida Avallone, una delle proprietarie e donne del vino. 
Maria Ida, insieme ai due fratelli Salvatore e Francesco, si occupa dell'azienda che nasce negli anni ‘70 dalla grande passione del padre, Francesco Paolo Avallone, grande appassionato e cultore di vini antichi. Difatti egli, affascinato dalle storie di Plinio, Virgilio, Marziale ed Orazio decide di perseguire un sogno e riportare in vita un vino antico ormai scomparso: Il Falernum.
Nato in epoca romana più di 2500 anni fa, questo vino ha sempre rappresentato magnificenza. Pensate che anche le popolazioni Anglosassoni, grandi amanti della gastronomia, trasformarono il Falerno in un vero e proprio mito. 



Francesco Paolo ritenne doveroso fare qualcosa per salvaguardare il territorio e riportare in vita il Falerno. Non avendo conoscenze tecniche, chiese aiuto ad amici appassionati ed esperti che ben presto individuarono le viti a piede franco che avevano dato vita al Falerno, quei pochi ceppi ancora sopravvissuti.
Ma torniamo un po’ indietro nel tempo!
Nell’800, secolo che ha segnato un cambiamento epocale nel settore del vino, venne introdotto in Europa, accidentalmente, un insetto originario dell’America settentrionale, chiamato Filossera, che portò alla distruzione quasi totale dei vigneti. Per salvare la viticoltura europea, che rischiava l’estinzione, venne concepita l’idea dell’innesto della vite europea (parte superiore) su vite americana (parte inferiore più resistente all’attacco del parassita). Le viti a piede franco, invece, sono viti non innestate in cui radici e fusto sono di un’unica pianta. Oggi sono presenti in numero limitato sul territorio europeo, e di solito si tratta di esemplari centenari sopravvissuti all’afide o di piante giovani che non hanno la necessità di essere innestate per particolari caratteristiche del suolo, come nel caso dei terreni sabbiosi e vulcanici.

Villa Matilde, oggi, regna su due comuni: Cellole, che è una zona di mare, e Sessa Aurunca, zona interna. I vigneti si trovano nella zona interna, dove possiede circa 75 ettari di Falerno bianco, rosso e di Cecubo.
La vigna, pensate, ricopre tre colline!
Villa Matilde nasce in una vera conca naturale, o meglio, un anfiteatro naturale, come ci racconta Maria Ida. Da un lato il Lazio e dall'altro Abruzzo, con il Monte Massico, (da qui il nome “Falerno del Massico”) ed il vulcano spento di Roccamonfina (dal diametro di 26 km più grande del Vesuvio).
Il suolo vulcanico, il clima mite di giorno e le basse temperature di notte, consentono agli aromi di svilupparsi in modo completo.
Tutto questo spinse gli antichi Romani a scegliere questa zona per la produzione del Falerno.

In Campania abbiamo circa 120 tipi di uve, ma se ne utilizzano solo 30.
Villa Matilde è una di quelle aziende che coltiva alcune varietà che nessuno coltiva più, e fa continua ricerca e sperimentazione per il futuro. E questi stessi studi, hanno portato all’individuazione dei vitigni che danno oggi vita ai vini più antichi di questa terra: l’Aglianico e il Piedirosso da cui nasce il Falerno rosso, e l’uva Falanghina che da vita al Falerno bianco.


Mentre passeggiavamo tra i vigneti, Maria Ida ci raccontava con amore come il padre avesse lottato per queste viti e si percepiva perfettamente la passione per la sua terra, le sue viti e il suo vino. Ci rivela:
“Ho imparato che gestire il fogliame di una vigna è molto importante, perché se si sbaglia si può compromettere il grappolo, e perciò il raccolto“.

La lunga e piacevole passeggiata mi ha messo una certo appetito e così mi sono fermata anche per il pranzo! Eh si perché, oltre al vino, Villa Matilde possiede un agriturismo “La locanda del Falerno” dove si mangia divinamente, e la foresteria dove vi è anche la possibilità di pernottare una camera, un appartamento o addirittura una bellissima e nuovissima suite con tanto di Spa interna!


Insomma, la piacevole giornata trascorsa a Villa Matilde, è stata un vero tuffo nei sapori e negli odori della tradizione locale, che vi invito a fare in queste dolci e calde giornate di fine Primavera.



Villa Matilde
S.S. Domitiana, 18
CAP 81030 Cellole (CE)
telefono: +39 0823.932 088
fax: +39 0823.932 134
email: info@villamatilde.it





















F T P I G

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