La patologia: il Diabete

La patologia
Il diabete mellito è una malattia nella quale l’organismo, a causa di un difetto di secrezione e/o di azione dell’insulina, non è in grado di utilizzare lo zucchero presente nel sangue, che quindi si accumula alzando la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue). Queste alterazioni del metabolismo degli zuccheri sono spesso accompagnate da quelle dei grassi e delle proteine.

Il diabete è una malattia in continuo aumento, tanto da essere ormai definita un’emergenza socio-sanitaria mondiale. In Italia, 4 persone su 100 sono diabetiche e altre 2 non sanno di esserlo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2025 nel mondo ci saranno oltre 350 milioni di diabetici, e in Italia aumenteranno di circa il 50%. Esistono due principali forme di diabete: il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2.

Il diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1, insulino-dipendente, è caratterizzato dalla totale o quasi carenza di insulina. L’insulina è l’ormone che permette allo zucchero di entrare nelle cellule e pertanto è il fattore principale del controllo del livello della glicemia nel sangue. È un ormone essenziale per la sopravvivenza ed è prodotto dalle cellule beta, cellule specializzate che si trovano nel pancreas, più precisamente nelle isole pancreatiche.

Il diabete di tipo 1 colpisce prevalentemente i bambini e gli adolescenti, ma non è rara la sua comparsa in età adulta e senile. L’origine della malattia resta ancora in gran parte misteriosa, anche se è ampiamente accettato che il disturbo nasca da diversi fattori concomitanti e in particolare da un’interazione fra predisposizione genetica e fattori ambientali, dalla quale dipende lo sviluppo di una risposta autoimmunitaria che alla fine determina la distruzione delle beta-cellule del pancreas, deputate alla produzione di insulina. È affetto da diabete di tipo 1 circa il 6% dei pazienti diabetici.

Il diabete di tipo 2

La stragrande maggioranza dei pazienti diabetici, circa il 92%, presenta la forma chiamata diabete di tipo 2 – che di solito colpisce gli adulti, per lo più in sovrappeso, ma l’età media si sta sempre più riducendo, fino a interessare anche bambini e adolescenti – caratterizzata da ridotta produzione di insulina e diminuita capacità dell’insulina stessa di svolgere le proprie azioni sul metabolismo.

L’insulina, raggiunto il sangue, permette a numerosi “distretti” dell’organismo (in particolare fegato, tessuto grasso e muscolo) di assimilare gli zuccheri e metabolizzarli adeguatamente.

All’origine del diabete di tipo 2 ci sono una ridotta capacità di tali “distretti” ad utilizzare l’insulina (condizione definita insulino-resistenza), un difetto nelle beta-cellule, che sono in numero minore e funzionano meno del normale, e una tossicità diretta esercitata dall’eccesso di zuccheri e lipidi.

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