Cookie Policy semifreddo alle pesche nettarine - cakegardenproject

semifreddo alle pesche nettarine

È il caso di dirlo, proprio semi-freddo, anzi semi-squagliato perché con le temperature di questi giorni fare un dolce al cucchiaio è un’impresa da campionato della sveltezza.

Se devi accendere il forno si rischia il colpo di calore collettivo ossia familiare, nel senso che tutta la famiglia, o i brandelli che ne rimangono, che stanno boccheggiando all’ombra della terrazza, appena sentono il rumore dell’accensione del forno li vedi sciogliersi come candele. Inutile dire che la cucina è off fino al giorno dopo, sperando che l’inerzia termica non sia lenta.

E se fai un gelato, un semifreddo? Mentre inquadri il dolcetto questo ti si squaglia davanti alla macchina fotografica, una corsa contro il tempo, contro lo scioglimento, tuo e della piccola bontà. Della serie la dura vita della foodblogger in estate  🙂 

semifreddo alle pesche nettarine

Questa estate, con il caldo (per fortuna) la frutta è particolarmente zuccherina e scoprire le tante varietà di pesche dal fruttivendolo è un vero piacere.

Tante le forme e i colori: grandi, piccole, sferiche, schiacciate, bucce pelose, lucenti, rosse, screziate, polpa bianca, gialla, giallissima.

Pesche noci, tabacchiere, percoche, le pesche di Verona, una varietà IGP, quelle tardive di Leonforte in Sicilia, una pesca che matura in autunno, la pesca di Bivona o Montagnola, sempre una pesca siciliana, una pesca calabrese, la pesca merendella, le nettarine a polpa bianca e gialla e poi le tante pesche antiche, tantissime varietà sparse per il nostro paese.

E vogliamo parlare dei profumi?

Il mondo delle pesche è un mondo infinito di bontà, ognuno ha la sua preferita e le mie predilette sono quelle a polpa gialla, quelle che quando le addenti affondi in una polpa sugosa, gocciolante, che ti imbratta mani, bocca, viso, insomma una felice immersione di golosità.

Passo l’estate ad addentare pesche nella speranza di trovare quella perfetta, quella che poi rimane nei ricordi di golosa.

Con tutte queste pesche potevo non fare un dolce dedicato a loro?

semifreddo alle pesche nettarine

Il semifreddo che ho realizzato nelle temperature tropicali di questi giorni, è un dolce nel quale ho utilizzato le pesche nettarine, una varietà locale piccola come una albicocca del color dell’oro e con una polpa soda e profumata.

Il semifreddo è stato poi ricoperto da una composta delle stesse pesche che ha moltiplicato il profumo del dolce estivo forse più amato dagli italiani.


Ricetta di semifreddo alle pesche nettarine

ingredienti (otto porzioni)

400 gr di pesche nettarine a pasta gialla

100 ml di latte intero

100 gr di zucchero semolato

4 tuorli d’uovo

150 gr di yogurt greco

100 ml di panna

succo di limone q.b.

2 cucchiai di zucchero di canna

acqua q.b.

preparazione

montate i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare spumosi

riscaldate il latte e appena arriva a bollore toglierlo dal fuoco

aggiungete al latte la crema e mescolate bene

rimettete la crema sul fuoco e mescolate continuamente finché non avrà velato il cucchiaio. È questo il segnale che la crema è pronta

passate la crema in un setaccio e fatela raffreddare

togliete la buccia alle pesche (200 gr) e frullatele

aggiungete qualche goccia di limone per non far annerire la purea di pesche

montate la panna

unite alla crema le pesche, lo yogurt greco e la panna montata

trasferite il tutto in uno stampo (io ho usato uno stampo in silicone a forma di tronchetto)

mettete in freezer per almeno due ore

nel frattempo fate la composta con le pesche rimanenti

lavate e tagliate le pesche

in una pentola antiaderente mettete lo zucchero di canna, le pesche e qualche cucchiaio di acqua (dovete regolarvi , io ne ho aggiunti altri durante la cottura)

cuocete finche le pesche non si sono ammorbidite

mettete le pesche cotte in un mixer e tritate grossolanamente

togliete il semifreddo dal freezer almeno mezz’ora prima di servire e guarnite con la composta di pesche


semifreddo alle pesche nettarine

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