HomeIn CucinaParti verdi dei cipollotti: come riutilizzarle nei piatti più appropriati

Parti verdi dei cipollotti: come riutilizzarle nei piatti più appropriati

Era un po’ che mi chiedevo se e come è possibile riutilizzare le foglie dei cipollotti senza guastare il sapore e la consistenza dei piatti in cui vengono impiegate e, dopo prove, riprove ed esperimenti vari in cucina, penso di aver finalmente acquisito abbastanza esperienza in proposito per dire la mia sul riciclo delle parti verdi dei cipollotti.

Mesi fa, in un piovoso pomeriggio festivo trascorso sul web alla ricerca di idee per poter riciclare gli avanzi delle verdure, che di solito si gettano nella spazzatura, nei modi più  soddisfacenti e gradevoli al palato, mi sono imbattuta in alcuni consigli sull’uso gastronomico delle “ code ” delle giovani cipolle (il cipollotto è in realtà il bulbo immaturo dell’Allium cepa L e non una specie diversa di Liliaceae) e di quelle dei porri, che mi hanno lasciato non poche perplessità.

Ho provato “ sul campo ” le ricette consigliate, la maggior parte dei miei dubbi ha avuto conferma e sono arrivata a  questa conclusione: non bisogna ostinarsi a recuperare gli scarti alimentari (anche se commestibili) indiscriminatamente, a tutti i costi e in modi a dir poco “ originali ”.

Infatti ciò che ne si ottiene si rivela spesso alquanto mediocre e talvolta addirittura immangiabile col risultato di aver buttato via, oltre agli altri ingredienti necessari per la preparazione del piatto di recupero, tempo e fatica, peraltro impiegabili in altri modi ben più costruttivi.

Fatta questa precisazione, che ritengo doverosa nei confronti di chi mi legge, vediamo come si possono recuperare le foglie dei cipollotti “ dignitosamente ” ed evitando di impiegarle in piatti che verrebbero guastati dall’aggiunta di un ingrediente poco indicato.

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Dico subito che è possibile recuperare le parti verdi dei cipollotti in modo soddisfacente solo se si tiene conto del fatto che le foglie sono dure e piuttosto insipide ( le esterne possono spesso risultare addirittura coriacee).

Pertanto vanno eliminate quelle più legnose in ogni caso ed è bene aggiungere alle altre qualche gambo(la parte verdognola e soda situata tra il cosiddetto bulbo bianco e le foglie).

In che modi riciclare le parti verdi dei cipollotti?

Dopo vari tentativi sono giunta alla conclusione che solo 2 sono quelli validi:

  1. L’aggiunta a passati, zuppe e minestroni a base di verdure, come si fa con le parti di scarto del cavolfiore.
  2.  l’impiego in omelette veloci e frittate con o senza formaggio

Lasciate perdere tutto il resto (ripieni, insalate, contorni bolliti  “ salutari ”, etc.)  e, soprattutto, non date retta a chi consiglia di usarle al posto dell’erba cipollina, perché….sono insipide in se stesse e, proprio per questo, non potrebbero insaporire ed aromatizzare proprio un bel niente. 😉

Accorgimenti per l’impiego in zuppe e minestre

Adoperare le ” code ” in questa maniera è senz’altro un sistema molto valido per recuperare parti del cipollotto che abitualmente non si usano, ma bisogna, dopo averle lavate in acqua fredda e scolate, tagliarle molto finemente prima di aggiungerle alle altre verdure.

Minestrone di verdure e legumi all'italiana

Io le utilizzo nella preparazione del minestrone alla genovese e di quello tradizionale all’italiana per i quali è prevista una cottura di ore in grado di ammorbidirle, ma, se la minestra o la zuppa che andrete a preparare avesse bisogno di minor tempo per essere pronta, è meglio prima sbollentare le foglie, dopo averle tagliate sottili, per allentarne comunque le fibre, difficili altrimenti da digerire.

Il problema della durezza non si pone nel caso adoperiate il passino o il mixer per ottenere vellutate e passati di verdure.

Non esagerate comunque nel dosaggio e , se la quantità di scarti verdi da riciclare è tanta, aggiungete parecchi gambi o cipolle, rispettando sempre le proporzioni tra gli ingredienti.

Consigli per l’uso in frittate e omelette

Nel caso decidiate d’impiegare le foglie in questo modo, per prima cosa è necessario eliminare quelle più coriacee e lontane dal bulbo, sciacquarle sotto il rubinetto, tuffarle in acqua bollente per circa 5 minuti, scolarle e tritarle grossolanamente.

Poi si devono passare in padella con un po’ di olio assieme ai gambi (ricordatevi di tenerli da parte se volete usare le parti verdi per la frittata) tagliati a rondelle sottili e lasciatele appassire a fiamma bassa.

Mescolatele di tanto in tanto con il cucchiaio di legno ed  aggiungete poca acqua calda all’occorrenza, come si fa quando si fanno appassire i cipollotti per evitare che si asciughino troppo.

 

Frittatina con parti verdi di cipollotto recuperate

Fate la sempre indispensabile  “ prova assaggio ” e, se il tutto risulterà abbastanza morbido, levatelo dal fuoco, lasciatelo leggermente intiepidire e usatelo per preparare la frittata nel modo abituale con del Parmigiano grattugiato.

Nel caso che le parti verdi risultassero ancora dure, continuate a farle stufare fino a quando risulteranno tenere a sufficienza ( coprendo col coperchio, controllando spesso e aggiungendo ulteriore acqua bollente se necessario).

Il famoso detto  In cucina non si butta via niente è sempre valido e il recupero delle foglie dei cipollotti in questi 2 modi ne conferma la sostanziale verità per l’ennesima volta.

Ma tra i fornelli, come nella vita del resto, una certa dose di umiltà non guasta ed è necessario fare diverse prove anche nel riutilizzo degli avanzi in genere per evitare di portare in tavola piatti rovinati dall’insana, irragionevole e anche dispendiosa ostinazione che alcuni hanno nel credere di poter riciclare in mille modi diversi un alimento che è, e comunque resta, uno scarto di cucina.

Nel caso siate a conoscenza di altri validi modi per impiegare le foglie dei cipollotti, scrivetelo gentilmente nei commenti: farete un regalo a me ( me lo merito dopo tutti i test fatti per scrivere questo articolo) e agli altri lettori di questo blog. 🙂

 

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